Press "Enter" to skip to content

Craco: parco-museo nel paese fantasma

1 ' di lettura

E’ conosciuto come “il paese fantasma”. Craco è un comune di 630 abitanti a 50 chilometri da Matera. Nel 1963 a causa di una frana cominciò a subire un forte spopolamento, fino a diventare pressoché disabitato.

L’oblio al quale sembrava condannato il paese era stato spazzato via

negli ultimi anni da una nuova possibilità e una nuova storia. La Pro Loco di Craco infatti si occupava di gestire le visite turistiche e molte persone decidevano di visitare questo luogo unico. Il surreale silenzio che lo avvolge echeggia nella suggestione dei calanchi, frutto dell’erosione causata dall’acqua piovana che ha spaccato il terreno e ha creato incredibili geometrie.

Nell’agosto 2020, tuttavia, un incendio doloso costrinse il comune a chiudere al pubblico il Parco museale scenografico.

Oggi è nuovamente possibile visitare il paese e ammirare l’immutato fascino di una comunità che, nei secoli, ha giocato un ruolo fondamentale nelle dinamiche sociali ed economiche della Basilicata. La gestione del sito è stata affidata alla cooperativa Oltre l’arte di Matera.

I dipendenti di Oltre l’arte in visita a Craco in occasione dell’inaugurazione

Essa è nata nel 2008 con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei giovani e dei soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro, in un’ottica di valorizzazione delle competenze dei singoli che operano in sinergia per creare qualcosa di meraviglioso: prendersi cura del proprio patrimonio e delle persone che ne fanno parte. Tra i progetti più importanti sul territorio materano Oltre l’arte ha dato nuovo lustro alle chiese rupestri, prima totalmente abbandonate, oltre che alla cattedrale e al museo diocesano. Oggi dona l’ennesima vita al paese fantasma, ridà voce ad un luogo che da secoli racconta la sua storia in silenzio.

Il luogo di partenza per poter visitare il parco museale è il convento di San Pietro, presso il quale sono situati la biglietteria e il museo emozionale. Qui viene fornito un caschetto di protezione a ciascun ospite, necessario per accedere a un’area con rischio caduta massi. Dopodiché una guida (la cui presenza è obbligatoria per poter visitare il sito in sicurezza) accompagna i visitatori nel paese, lungo un percorso che risulta molto faticoso ma altrettanto appagante.

Attualmente sono stati assunti sei ragazzi della vecchia gestione che però si occuperanno solo delle mansioni pratiche. Per quanto riguarda le guide, per ora saranno i dipendenti che già precedentemente facevano parte della cooperativa ad occuparsi del servizio, in attesa di formare nuove figure professionali sul posto.

Il sindaco di Craco Vincenzo Lacopeta e la presidente della Cooperativa Oltre l’arte Rosangela Maino al taglio del nastro

Giulia Ala

SALGOALSUD.IT: GLI ULTIMI ARTICOLI

SALGOALSUD.IT PARLA ANCHE DI:

Abruzzo amadeus ambiente America Basilicata Calabria Campania Cartoline Cina cinema Coronavirus Covid-19 Cultura diritti Donne ermal meta film fiorello fumetti Giornalismo inquinamento intervista Italia Letteratura libri Mafia meritonale Musica netflix News pandemia parma Recensione sanremo Sardegna serie tv Sicilia Sport Stati Uniti Storie Trump università vaccini Video violenza

Be First to Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Mission News Theme by Compete Themes.