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La nomina dei ministri da parte del nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi ha suscitato per alcuni sdegno e per altri interesse. Stupore e curiosità hanno caratterizzato la nomina di Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica. Assorbito quindi il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare diretto, prima di lui, da Sergio Costa che ha ricoperto la carica nei governi Conte uno e bis. Transizione da transitio –onis deriva da transire quindi passare. Un passaggio verso l’ecologia, parte della biologia che indaga le interazioni fra organismi e ambiente, protegge così la natura dall’impoverimento ambientale. Roberto Cingolani non è un biologo né tantomeno un furioso ambientalista ma un fisico responsabile dell’innovazione tecnologica di Leonardo, azienda italiana attiva nei settori della difesa, aerospazio e sicurezza. La produttrice di elicotteri “micidiali” protagonisti nel 2019 della guerra in Siria. Cingolani è attivo sul tema sostenibilità, scrive un articolo su Repubblica e non dimentica di twittare come Leonardo sia entrata nella Climate A List.
Il nuovo ministero della Transizione Ecologica assorbirà le competenze in materia energetica allo stato attribuite ad altri ministeri, secondo quanto si legge dal sito . Passi già compiuti da Spagna e Francia.
Transizione ecologica e Greendeal
Restare nei confini italiani non basta per comprendere gli obiettivi della Transizione Ecologica. L’Italia si troverà a gestire il famoso prestito dell’Unione Europea, dovrà perciò attenersi alle richieste di Ursula von der Leyen che chiede un’Europa più moderna e più sostenibile. Il piano di ripresa – concordato con la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e i leader dell’Ue – dedica una buona percentuale alla lotta contro i cambiamenti climatici. Il continente punta con il Green Deal, Patto verde, al primo posto per l’impatto climatico zero.
Come fare? Investire in tecnologie rispettose dell’ambiente, sostenere un’industrie innovative, introdurre forme di trasporto più pulite, decarbonizzare il settore energetico e collaborare con i partner internazionali per migliorare gli standard ambientali mondiali. Insomma entro il 2050 non dovranno essere più generate emissioni nette di gas a effetto serra. La proposta per un Ministro della Transizione ecologica era stata fatta, come riporta il Post, da Rossella Muroni deputata di Liberi e Uguali impegnata sul fronte ambiente e sostenuta, con polemiche, da Beppe Grillo.
Transizione ecologica e l’aiuto di Greenpeace Italia
Fondamentale è stato l’incontro con chi di tutela ambientale se n’è sempre occupato. Mario Draghi precedentemente alla nomina di Cingolani sceglie un confronto con GreenPeace Italia, Legambiente e WWF. Un segnale importante sulla centralità delle politiche ambientale e climatiche. Ambiente e politica hanno discusso su economia circolare, mobilità sostenibile e agroecologia alle aeree protette. GreenPeace stila un piano concreto in tre punti per il Ministro della Transizione Ecologica in modo da incidere positivamente sul nostro presente e sul nostro futuro. Un punto esclamativo su “basta combustibili fossili” favorendo le energie rinnovabili. Consegnano a Draghi il rapporto Italia 1.5, “uno scenario di rivoluzione energetica, commissionato da Greenpeace all’Institute for Sustainable Future di Sydney (ISF) – all’insegna della transizione verso le rinnovabili e della totale decarbonizzazione del Paese” . Al secondo punto “migliorare i Recovery plan” . Chiedono un allineamento con il Green Deal europeo con “obiettivi più ambizioni sul versante delle rinnovabili, della mobilità e dell’agricoltura”. Come terzo punto, collaborazione fra ministri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Agricoltura e delle Foreste. Ricordano così le parole di Draghi riportate dal Sole 24 ore: ““sarà l’ambiente a «innervare» tutti gli ambiti di investimento, spingendo a una riconversione del sistema produttivo”.
Non è solo GreenPeace a proporre pragmaticità, lo stesso Legambiente con il suo “Per un Italia più verde, innovativa e inclusiva e WWF con “Re Nature Italy, rigeneriamo la natura d’Italia”. Per le Associazioni è un’occasione, un’opportunità. Ripensare a uno stile di vita diverso, sarà questa la missione. Greenpeace parla di informazione del cittadino, sensibilizzare l’essere umano. Da quando è stata scoperta l’industria, il progresso scientifico e la lavatrice sono stati tolti anni alla Terra, il pianeta ospitante. Calpestata e derubata, i dinosauri per fortuna li abbiamo visti sui libri e in qualche museo preistorico, sperando non sia lo stesso per gli orsi polari. Ma se per caso finirà il mondo ci sarà qualcuno che volerà su Marte .
Giorgia Persico
[…] essere questo uno degli obiettivi della nostra nuova Transizione ecologica? Sensibilizzare il cittadino ad un consumo consapevole, il pianeta terra è stremato. […]
L’Italia fa semplicemente pena! L’unica figura che avrebbe senso in un Ministero dell’Ambiente oggi transizione ecologica cone ministro è quella del biologo, che guarda caso non è mai Ministro per ragioni politiche!
[…] “cibo del futuro“, cioè un alimento con un basso impatto ambientale, e rientrano nella transizione ecologica della produzione alimentare Ue, il Green Deal europeo. L’avvicinamento all’idea dunque, […]