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Quando si parla di cinema e serie tv, siamo abituati a considerare quasi esclusivamente Hollywood. Eppure, esistono tantissimi prodotti audiovisivi molto validi realizzati in paesi africani o asiatici a cui non si pensa quasi mai. Netflix e le nuove piattaforme di streaming, per fortuna, facilitano la distribuzione internazionale, presentando a un vastissimo pubblico film o serie che a fatica avrebbero raggiunto i multisala o i canali televisivi principali. Ma quali sono le più interessanti?
Film dall’India
“La tigre bianca” è un film originale Netflix.
La trama in breve: il film, ispirato a una storia vera, si apre con il protagonista Balram che scrive una lettera al primo ministro cinese. In questa lettera, Balram gli racconta la sua vita, da un poverissimo villaggio ad autista di un ricco uomo d’affari. E poi non si ferma: da autista diventa imprenditore, e da ricco e influente può finalmente vendicarsi e riscattare la sua posizione.
Perché guardarlo: Bollywood produce più film di Hollywood, ma il mondo non li vede. Ogni tanto, però, ne salta fuori qualcuno, e spesso si tratta di piccole perle. Come questo (anche se una parte della produzione è americana). Il film è un affresco interessante della società indiana, soprattutto del concetto di “caste”, e il viaggio di formazione perverso di Balram è una storia di vendetta, riscatto e arroganza.
Film dalla Polonia
“All My Friends Are Dead” è un film originale Netflix.
La trama in breve: il film si apre con due poliziotti che camminano dentro una casa piena di cadaveri violentemente straziati. L’unica sopravvissuta, mentre viene trasportata fuori in barella, dice che tutti i suoi amici sono morti. Da qui parte un flashback lungo tutto il film che racconta cos’è accaduto: la sera prima, durante la festa di Capodanno, la casa era piena di persone, e le discussioni e i problemi fra di loro sono degenerati quasi subito.
Perché guardarlo: si potrebbe dire che questo film è una commedia nera o un teen drama, ma non renderebbe l’idea: è troppo splatter per essere una commedia e ogni aspetto teen è condito da violenza, turpiloquio e sesso. Il motivo, come si intuisce sin dalla prima scena, è che tutti i ragazzi presenti alla festa moriranno, e lo faranno in maniere al limite dell’assurdo. Il cinema polacco è piuttosto sconosciuto, ma bisogna riconoscergli il merito di aver osato con un film “particolarissimo”. Se non avete paura di un prodotto al limite del perverso sotto molti aspetti – se non vi spaventano la violenza gratuita, il sangue e il sesso –, dategli una possibilità.
Film dal Brasile
“Tutto normale il prossimo Natale” è un film originale Netflix.
La trama in breve: dal 2010, Jorge inizia a vivere solo le mattine di Natale. Ogni volta che si sveglia è l’anno successivo: in pochi giorni passa dal Natale 2010 a Natale 2011, poi a quello del 2012 e via dicendo. Purtroppo, non ricorda mai nulla dell’anno che trascorre fra le due feste, anche se le cose succedono, e così va incontro a separazioni, lutti, figli che se ne vanno… E tutto mentre cerca disperatamente di interrompere questa strana situazione.
Perché guardarlo: l’idea alla base non è originale – quante volte abbiamo visto film in cui i protagonisti ripetono lo stesso giorno più volte? –, ma decidere di saltare di anno in anno è senza dubbio una novità. Non solo: questa commedia – perché di fatto lo è – si trasforma ben presto in un dramma. Jorge è un uomo che vede passare dieci anni in dieci giorni, consapevole che sono successe cose che solo lui non ricorda, e questo è terrificante.
Film dalla Corea del Sud
“Okja” è un film originale Netflix.
La trama in breve: nel 2007, ventisei “super-maiali” creati geneticamente vengono sparsi per tutta la Corea per essere allevati. Dopo dieci anni, l’animale migliore risulta essere Okja, quello della fattoria del nonno di Mija. Quando la multinazionale “proprietaria” del maiale decide che è il momento di riprenderselo, però, Mija farà di tutto per far scappare Okja e salvarlo.
Perché guardarlo: negli ultimi anni, il cinema coreano ha fatto molto parlare di sé, soprattutto dopo “Parasite”. Ebbene, questo film è dello stesso regista – Bong Joon-ho –, e l’ha diretto proprio prima della pluripremiata pellicola del 2019. La trama, pur sembrando assurda e confusionaria, è deliziosa. Innanzitutto, è una specie di road-movie in cui Mija e Okja non fanno altro che fuggire. In secondo luogo, la metafora animalista di fondo è molto potente. Infine, la produzione ha avuto anche una parte americana, ed è straniante ritrovarsi attori famosi come Jake Gyllenhaal e Paul Dano che spuntano “a caso”.
Alessandro Mambelli
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