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Sembra assurdo, a pensarci oggi, ma un tempo esisteva un mondo in cui Twitter non era neanche un’idea, Internet era popolato da pochissime persone e i forum erano l’apice di ciò che il Web poteva offrire. In questo precambriano delle telecomunicazioni – quando nessuno poteva immaginare che avrebbe chiuso –, Yahoo Answers era un faro nella nebbia.
![Yahoo-Answers](https://www.salgoalsud.it/wp-content/uploads/2021/04/Yahoo-Answers-1024x215.png)
Il mondo ai tempi di Yahoo Answers
Sedici anni fa, quando Yahoo Answers andò online, il mondo era molto diverso da quello di oggi. Benedetto XVI diventa Papa, YouTube è appena nato, il protocollo di Kyoto ha ancora l’inchiostro fresco, Carlo e Camilla si sposano ad aprile, esce Star Wars – Episodio III e lo Shuttle della NASA è ancora operativo. In quegli anni, Internet era un posto molto più tranquillo: i social praticamente non esistevano – Facebook, MySpace e poco altro – e Google era un infante da 11 milioni di accessi alla settimana. In questo brodo primordiale, Yahoo era attivo già da dieci anni.
I due fondatori – David Filo e Jerry Yang – cominciarono creando un archivio personale per i loro link preferiti. Nel 1994, quando si accorsero che questi link erano diventati troppi – e che anche le sottocartelle che avevano implementato per dividere il tutto in categorie erano ormai eccessivamente complicate –, decisero di mettere tutto il contenitore online e di chiamarlo Yahoo. Il nome è l’acronimo di “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”, e sostituì il provvisorio “Jerry and David’s Guide to the World Wide Web”.
Come funziona(va) Yahoo Answers
Yahoo Answers permetteva di fare domande e ricevere risposte su qualsiasi cosa. Le categorie erano ventinove: affari e finanza, ambiente, animali da compagnia, arte e cultura, auto e trasporti, bellezza e stile, casa e giardino, computer e Internet, elettronica di consumo, giochi e passatempi, gravidanza e genitori, mangiare e bere, mangiare fuori, matematica e scienze, musica e intrattenimento, negozi ed aziende locali, notizie ed eventi, politica e governo, relazioni e famiglia, salute, scienze sociali, scuola ed educazione, servizi Yahoo, società e culture, sport, viaggi. Romanticamente, sarebbe bello se queste categorie fossero le stesse in cui David e Jerry avevano diviso il loro contenitore di link.
Yahoo Answers era anche un embrione della gamification più pura, perché gli utenti potevano guadagnare punti per salire di livello e ottenere ricompense. I punti venivano assegnati o tolti in base a certi criteri – cancellare una risposta prevedeva una riscossione di 2 punti, ma se questa veniva scelta come migliore allora erano 10 in più –, e ogni livello garantiva privilegi sempre migliori.
La cosa per cui tutti ricorderanno Yahoo Answers, però, è la pletora infinita di domande assurde che hanno punteggiato il sito sin dal primo giorno. Perché le stelle viste col telescopio non si vedono con 5 punte? È vero che per far crescere il seno bisogna mangiare molti funghi? Ma esistono veramente i Pokémon?
Come si chiama la canzone che fa: sciura scero sciura go? Secondo voi perché la ù è vicina al tasto invio? Come faccio a contattare Berlusconi? Perché i cani hanno la coda? Come si chiama la canzone rock, inglese o americana, che fa “mascialona”? Ma chi fa il troll su Yahoo Answers può essere arrestato? Qual è il numero del 118? Quanto ci vuole per ubriacarsi con il Listerine? Si può perdere la verginità cadendo?
Ci mancherai, Yahoo Answers
Yahoo Answers, in un mondo cibernetico povero e desertico come quello del 2005, era molto di più che un semplice forum su cui trollare senza pietà. Ha fatto compagnia a tante persone che non avevano altro modo per sfogare le loro angosce o i loro dubbi – i social non esistevano ancora –, aiutava a capire quale canzone fosse quella che ronzava in testa – nel 2005 non esisteva neanche Shazam –, dava supporto a chi non sapeva usare i motori di ricerca come oggi. Viste certe domande, era anche lo specchio di un mondo più ingenuo – più stupido, forse; sicuramente più innocente.
Yahoo Answers chiude definitivamente i battenti, e tutte le domande e le risposte spariranno per sempre fra gli 0 e 1 del mondo virtuale. Magari molte persone si sono sempre e solo limitate a navigarlo in cerca di qualche utente che aveva chiesto la stessa cosa che si stavano domandando anche loro – magari capitandoci per caso dopo una ricerca su Google –, ma non importa; in un modo o nell’altro, tutti ci hanno avuto a che fare.
Yahoo Answers è superato da anni, ormai, ma dirgli addio sembra impossibile. Forse ci ricorda un tempo più spensierato e felice – o che si credeva più spensierato e felice –, e guardarlo sparire per sempre sarà come veder scomparire anche una parte di noi. Ci mancherai, Yahoo Answers.
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Alessandro Mambelli
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