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#SalgoaSanremo – Terza serata

3 ' di lettura

Le cover, ventisei esibizioni e probabilmente qualche altra gag imbarazzante. Il piatto è ricco questa sera all’Ariston, una gara a sé, il massimo tributo alla musica italiana tutte nelle mani delle scelte degli artisti che si cimenteranno con pezzi storici della letteratura musicale nostrana. Vamos!

#1 ore 21:00. Inizio col botto. I Negramaro omaggiano Dalla cantando 4/3/1943. Considerando che spesso le cover di pezzi storici vengono rovinate da chiunque le canti, poteva andare peggio. Senza infamia e senza lode, ma l’ultima frase (quella censurata la prima volta che Dalla partecipò a Sanremo) viene cantata. Dopo cinquant’anni è anche normale.

Subito dopo Amadeus già nel pallone, non sa più cosa deve fare, a chi tocca, se non fosse per Sangiorgi che gli spiega che deve cantare ancora probabilmente dilagherebbe il panico. Fiorello esce perché, testuale, “a questo punto”, poi parafrasa Gesù e se ne va com’è arrivato.

#2 ore 21:25. Dopo Noemi e Neffa, Fulminacci-Paci-Lundini e Renga e Casadilego (che sembrava la Bertè da piccola), parte la pubblicità. La prima e la terza più che dimenticabili (più che altro perché sembrava stessero sussurrando). Fulminacci e Lundini, invece, dominano la scena.

#3 ore 21:37. Tocca agli Extraliscio, Toffolo e Peter Pichler. Dei tre, solo i primi si agitano come pazzi. In pratica l’esibizione è un misto fra matrimonio che sta finendo e balera della riviera romagnola a Ferragosto.

#4 ore 21.52 La fine. Letteralmente. Fasma prova a cantare insieme a Nesli ma il microfono non va. Non va. Non va. “Scusate – il microfono non va – Pubblicità”. Bravo, Amadeus.

Sembra di vivere un Deja-vu: “Che succede?” e Amadeus nel panico.

#5 22.05 Il furbo Bugo si fa accompagnare dai Pinguini TATTICI Nucleari che goffamente cercano di salvare l’esibizione. Il vero problema è che Bugo ci crede e continua a crederci.

#6 ore 22:26 La Michielin vestita da Nada sembrava si stesse divertendo a fare il karaoke con un Fedez decisamente più sereno. Di Irama, abbiamo visto la registrazione delle prove generali pertanto, ignaro del suo futuro in quarantena, gesticolava tranquillamente con i fonici. In compenso, l’ ottima interpretazione di Cyrano di Guccini lo lanciano in cima alle performance di questa sera. Salvo poi l’ingresso dei Maneskin in compagnia di Manuel Agnelli. Cantano Amandoti e c’è qualcosa di erotico in tutto ciò.

#7 ore 22.40 Sarà che Willie Peyote con quella storia del patriarcato e del twerking si è attratto un po’ di antipatie, ma con “Giudizi Universali” cantata con Samuele Bersani ha decisamente riconquistato punti e cuori. Se non ti sei emozionato, probabilmente ti hanno già iniettato il 5G.

#8 ore 22.59 entra la Queen Orietta. “Io che amo solo te” potrei essere anche io che sto scrivendo di te. Se ieri sera sembrava una tenda del teatro, questa sera sembra una caramella Rossana oversize accompagnata da gente a caso che umilia a colpi di acuti a voce ferma, mentre le altre si prodigano in vibrati poco necessari. Certo, “quel che resta della mia gioventù” è davvero poco, ma ce lo facciamo andar bene.

#9 ore 23.10 Entra Giò Evan ed escono dodici miliardi neuroni dal cervello di chiunque stia guardando. Si fa accompagnare dal cast di The Voice Senior che a sua volta si fa accompagnare dagli infermieri. Eppure il momento peggiore è comunque quando il David Luiz di Molfetta apre la bocca, vestito da bandiera trans ammainata. Rimandato a settembre. 2034.

#10 – ore 23.23 Questa sera vota l’orchestra? Bene, allora porto i Neri per Caso. La scelta di Ghemon è molto bella da un punto di vista emozionale – torniamo tutti bambini con i sei vocalist – ma formalmente incomprensibile da un punto di vista “tattico”. E per di più non lo distinguo da Irama.

#11 – ore 23.57 Dopo una mezz’ora di stacco inutile e un raccapricciante intermezzo con gli Abbadeus (Fiorello-Mihajlovic-Zlatan-Amadeus), finalmente si può tornare alla gara, visto che manca ancora la metà dei cantanti e il protocollo vorrebbe che tra un’ora e mezza si chiuda la serata. Tocca a La Rappresentante di Lista con Donatella Rettore, portano “Splendido Splendente”. Ma lo vedi allora che se fai cantare lo spettacolo viene bene?

#12 – ore 00.03 Arisa porta “Quando” di Pino Daniele insieme a Michele Bravi, per il vecchio detto che chi esce dalla porta rientra dalla finestra. Non si capisce dove finisce il duetto e dove inizia l’opera di carità, visto che la voce di Arisa è almeno 20 decibel più alta di quella di Bravi. Durante l’esibizione nessun incidente di percorsOH NO SCUSATE NON VOLEVO DIRLO.

Ma il resto ve lo racconteremo tra poche ore. Godetevi lo spettacolo, ci vediamo domattina su queste pagine.

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