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WandaVision: una serie che tutto può cambiare

2 ' di lettura

Il nastro di partenza della fase quattro del Marvel Cinematic Universe è stato tagliato da WandaVision, la nuova miniserie televisiva statunitense che entra a gamba tesa nella piattaforma Disney+. Creata da Jac Schaeffer è basata sui personaggi Wanda Maximoff e Visione inseriti nella realtà distorta degli show televisivi americani nelle varie epoche a partire dagli anni ‘50.

Nei nove episodi con protagonisti Elizabeth Olsen e Paul Bettany, assistiamo all’introduzione di nuovi personaggi che aprono la strada a possibili nuovi spin off. Sbarcando in un panorama lasciato vuoto da The Mandalorian, spin off di Star Wars tanto apprezzato dal pubblico, WandaVision porta una ventata di novità.

Che cosa è successo?

WandaVision
fonte: tv insider

WandaVision è ambientata tre settimane dopo gli eventi di Avengers: Endgame, nel quale gli esseri viventi, dimezzati da Thanos con lo schiocco di dita più famoso del XXI secolo, cercano di andare avanti. Visione, alla fine dello scontro, in Avengers: Infinity War ne esce morto e rimorto per ben due volte. A questo punto a Wanda non resta che piangere…oppure creare una realtà alternativa che continua a cambiare in modo schizofrenico in cui lui è vivo. 

In ogni episodio, della durata di circa 25 minuti, ci vengono mostrate situazioni surreali direttamente uscite dalle sitcom americane adattate ai due personaggi protagonisti. A questo idilliaco e nostalgico quadretto, però, ci sono degli elementi che disturbano la serenità di Wanda. Lo spettatore viene più volte insospettito e incuriosito da quello che sta succedendo, da quale sia la possibile spiegazione. Cosa potrebbero mai inventarsi per contestualizzare tutto ciò?

Colmo di riferimenti dentro MCU stesso, WandaVision diventa una sorta di caccia alle “uova di Pasqua”. Scoprendo dettagli e segreti, i fan più infervorati potranno speculare aspettando l’episodio successivo. Non ci è ancora dato sapere se questo viaggio nella mente di Wanda sia opera sua o se qualcuno la stia controllando dall’esterno (colpo di scena!) lo scopriremo solo guardando.

Qualcosa di più

WandaVision
Fonte: Disney+

Nel corso degli anni abbiamo assistito a una maturazione dell’universo Marvel in qualcosa di più adulto, pur sempre mantenendo la leggerezza e spensieratezza tipica dei cinecomic. Il dolore di una perdita insopportabile viene condito con una serie di elementi giocosi che rendono WandaVision perfetto per essere guardato anche da chi non è esattamente un fan di supereroi in tutine attillate.

La cura per i dettagli è resa maniacale dai costumi e dalle scenografie, atte a riprodurre fedelmente i periodi storici presenti nelle varie sitcom classiche americane. Senza che diventi una rievocazione o una mascherata mettono in scena una realtà televisiva. Quasi come un gioco di scatole cinesi, una realtà dentro un’altra e un’altra ancora. Le sitcom scimmiottano la realtà, che a sua volta viene scimmiottata da Wanda, che dall’esterno viene vista dagli operatori della S.W.O.R.D, che noi stiamo guardando. 

Il sistema adottato da Disney+, dell’appuntamento settimanale, sta riesumando i sentimenti di chi, nei primi anni 2000, doveva sottostare alla programmazione televisiva. Invitano a una maggiore attenzione nel ricordare il giorno di uscita delle serie, si sta rivelando una scelta vincente creando aspettativa. “L’imposizione dall’alto”, alla fine, soddisfa il pubblico con l’effettiva qualità della produzione. In questo modo invitano i consumatori anche a usufruire della prova gratuita, la quale porterà a sottoscrivere un abbonamento se si vuol continuare la visione. Come dal gelataio quando chiediamo di assaggiare un gusto prima di prenderlo. In questo momento storico è chiaro che Disney vuole distinguersi dalla concorrenza per qualità invece che per quantità come il competitor Netflix, basandosi su un sistema di fidelizzazione. 

Con WandaVision stiamo assistendo a qualcosa di diverso prodotto da casa Marvel/Disney, qualcosa di ipnotico, curato e sicuramente un affascinante tentativo di uscire dalla zona di comfort

Giulia Cerami

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