“Sono rimasta senza niente”: la confessione di Laura Pausini dopo anni di successi
Durante l’evento Il Tempo delle Donne la cantante svela difficoltà economiche vissute nel 2005 e riflette su solidarietà, disparità di genere e retroscena del settore musicale

Laura Pausini, icona della musica italiana nel mondo, si è raccontata con grande sincerità durante la partecipazione all’evento culturale “Il Tempo delle Donne”, affrontando temi personali e professionali spesso rimasti nascosti dietro le quinte della sua brillante carriera. La cantante ha aperto il cuore ai presenti, svelando momenti difficili e retroscena legati a una delicata crisi economica vissuta a metà degli anni 2000, oltre a esprimere il proprio pensiero su alcune scelte mediatiche che hanno segnato la scena musicale italiana.
La confessione inedita di Laura Pausini: il crollo economico del 2005
In un’intervista intensa e senza filtri, Laura Pausini ha rivelato di aver attraversato un periodo estremamente complesso dal punto di vista finanziario, che ha cambiato radicalmente il corso della sua vita professionale. “Nel 2005 mi avvicinò il capo del mio ufficio stampa, preoccupatissimo… Dal 1993 al 2005 ho venduto circa 40 milioni di dischi, ma da quel momento ho dovuto ricominciare tutto da capo perché non avevo più niente, parlo economicamente”, ha raccontato la cantante di Solarolo.
Questa rivelazione, mai emersa fino ad oggi, è accompagnata da un alone di mistero: Pausini ha spiegato di essere stata diffidata e quindi impossibilitata a parlare liberamente di alcune circostanze legate a questa crisi, ma ha promesso che una volta raggiunti i 90 anni svelerà ogni dettaglio. La cantante ha paragonato la propria esperienza a quella di Ornella Vanoni, sottolineando la durezza di quel periodo, ma anche la forza con cui è riuscita a superarlo: “Quello è stato un periodo bello tosto, però sono qua”.

Tra i momenti più intensi del suo racconto, Laura Pausini ha espresso il proprio rammarico per la mancata trasmissione televisiva nazionale del concerto benefico “Amiche per l’Abruzzo”, organizzato nel 2009 come risposta immediata al terremoto che aveva devastato L’Aquila e il territorio circostante. Sul palco dello stadio San Siro, il 21 giugno di quell’anno, si sono esibite oltre quaranta artiste italiane di primo piano, tra cui Fiorella Mannoia, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Carmen Consoli.
L’evento ha raccolto più di un milione di euro destinato alla ricostruzione, diventando uno dei più grandi momenti di solidarietà mai visti nella musica italiana. Tuttavia, la decisione delle emittenti televisive nazionali di non mandare in onda la diretta del concerto ha rappresentato per Pausini una ferita difficile da rimarginare: “Avrebbe permesso di raccogliere altri fondi. Volevamo utilizzare il video nei canali televisivi italiani perché così la gente lo avrebbe visto e avremmo potuto raccogliere una cifra ancora più grande, ma non ci ha voluto nessuno”, ha spiegato con amarezza.
La cantante ha anche raccontato le difficoltà organizzative legate all’affitto di uno spazio come San Siro, evidenziando che “la gente non è scema, le cose vanno solo spiegate”. Pausini ha sottolineato come il concerto fosse una sfida finanziaria: “C’erano state tantissime spese, anche se il mio team venne gratis. Ho passato due mesi a cercare sponsor per coprire i costi delle maestranze che dovevano essere pagate. Abbiamo avuto solo la Panini e forse un altro sponsor all’ultimo momento. Mi chiedevo: è possibile che in Italia sia così?”.
Durante l’incontro, la cantante non ha risparmiato alcune osservazioni critiche sul panorama musicale italiano, difendendo apertamente la collega Giorgia da alcune ingiuste critiche ricevute. “Perché lei no e alcuni cantanti maschi, meno talentuosi, sì?”, ha detto con fermezza, mettendo in luce una disparità di trattamento che spesso caratterizza il settore.
La difesa di Giorgia si inserisce in un dibattito più ampio sulle dinamiche di mercato e sui criteri con cui vengono promossi e sostenuti i vari artisti, soprattutto in un contesto mediatico in continua evoluzione.
Con queste rivelazioni, Laura Pausini si conferma non solo una delle interpreti più amate e riconosciute a livello internazionale, ma anche una donna capace di mostrare il proprio lato più umano e vulnerabile, condividendo le sfide e le difficoltà che si celano dietro il successo. La sua storia è un esempio di resilienza e determinazione, che continua ad ispirare milioni di fan in tutto il mondo.