Gerry Scotti, perché non ha mai sposato la compagna Gabriella Perino: la confessione
La rivelazione inaspettata del conduttore

Queste rivelazioni del conduttore sottolineano come anche una carriera brillante sia costellata da scelte difficili e sacrifici.
In un’intervista approfondita rilasciata recentemente, Gerry Scotti si è aperto su diversi aspetti della sua vita privata e professionale, offrendo chiarimenti su un tema ricorrente: il motivo per cui non ha mai ufficializzato il matrimonio con la compagna Gabriella Perino.
Dopo più di un decennio insieme, il noto conduttore televisivo ha spiegato che la loro relazione è ancora in una fase di reciproca conoscenza e rispetto, lontana dal tradizionale rito civile.
Un amore lontano dal clamore mediatico
Gerry Scotti, volto amatissimo della televisione italiana, ha definito la sua relazione con Gabriella Perino come una vera e propria “convivenza affettiva” in cui entrambi trovano un equilibrio che non necessita di conferme formali. “Ci stiamo studiando – ha detto Scotti – e non so quante donne sarebbero riuscite a restare accanto a un uomo così esposto, così ‘nazionalpopolare’ come me. Lei invece non ama il clamore, quasi la infastidisce”.
Questa affermazione mette in luce una dinamica spesso poco raccontata nelle relazioni di personaggi pubblici: quella di preservare la propria privacy e il proprio benessere emotivo, rifiutando consapevolmente le pressioni sociali e mediatiche legate al matrimonio.
La rinascita familiare e il ruolo di nonno bis
Il conduttore ha ripercorso anche momenti cruciali della sua vita, come il difficile periodo vissuto intorno ai 40 anni, quando perse entrambi i genitori e terminò il matrimonio con Patrizia Grosso. Da quel momento, con l’aiuto di amici, del figlio Edoardo e della famiglia costruita con Gabriella Perino e i suoi figli, Scotti ha ricostruito un solido nucleo familiare basato su valori forti e condivisi.

Nel 2025, Gerry Scotti si prepara a diventare nonno bis: “A gennaio Edoardo mi renderà di nuovo nonno e io sono riconosciuto come figura paterna anche dai figli della mia compagna. Sono il rompiscatole che dice di spegnere la luce o di non far scorrere inutilmente l’acqua”.
Queste parole mostrano il lato più umano e quotidiano del conduttore, che sottolinea quanto la famiglia sia per lui un punto di riferimento imprescindibile, un’ancora di salvezza che lo fa sentire “un uomo vivo e una persona qualunque”.
Una carriera di successo e qualche rimpianto
Durante l’intervista, Scotti ha raccontato anche la sua carriera, iniziata quasi per caso e senza un ambizioso progetto iniziale: “Facevo radio e mi sembrava il massimo. Quando Claudio Cecchetto mi convinse a provare anche in televisione, pensavo fosse solo un’estensione momentanea della mia attività. Non vedevo l’ora di tornare solo alla radio”. Invece, il successo è arrivato in modo travolgente, consacrandolo come uno dei volti più amati del piccolo schermo italiano.
Nonostante ciò, il conduttore ha confessato di avere due rimpianti professionali che ancora lo tormentano. Il primo riguarda un’occasione mancata con Enzo Garinei, che gli propose di partecipare a una produzione teatrale legata al suo mito Johnny Dorelli. Scotti ammette di non aver avuto il coraggio di rispondere, rimpiangendo quella scelta. Il secondo rimpianto coinvolge un progetto con Bud Spencer, un’altra proposta importante che però avrebbe richiesto un impegno temporale troppo lungo per lui.