Agenzia delle Entrate, nuovi controlli in arrivo: cosa succede se superi questa cifra sui libretti postali

L’Agenzia delle Entrate rafforza la vigilanza sui libretti postali: verifiche automatiche oltre una soglia

L’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli sui libretti postali per contrastare in modo più efficace fenomeni di evasione fiscale e riciclaggio di denaro.

L’attenzione rivolta dall’Agenzia delle Entrate ai libretti postali, strumenti di risparmio molto diffusi e garantiti dallo Stato italiano tramite la Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti in esclusiva da Poste Italiane, si inserisce in un piano più ampio di monitoraggio finanziario. I libretti postali rappresentano una forma di risparmio storica, risalente al 1876, e sono utilizzati da milioni di italiani per la sicurezza e la semplicità che offrono.

Nuove soglie di controllo per i libretti postali

In particolare, le verifiche si attivano automaticamente quando la giacenza media annua supera la soglia di 5.000 euro, una cifra ritenuta relativamente contenuta ma strategica per intercettare tempestivamente operazioni sospette.

Controlli libretti postali
Nuove soglie per i libretti postali foto. Facebook @Poste Italiane – (salgoalsud.it)

L’attenzione rivolta dall’Agenzia delle Entrate ai libretti postali, strumenti di risparmio molto diffusi e garantiti dallo Stato italiano tramite la Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti in esclusiva da Poste Italiane, si inserisce in un piano più ampio di monitoraggio finanziario. I libretti postali rappresentano una forma di risparmio storica, risalente al 1876, e sono utilizzati da milioni di italiani per la sicurezza e la semplicità che offrono.

Le nuove disposizioni prevedono che, superando la soglia di 5.000 euro di giacenza media annuale, scattino approfondimenti sui movimenti e sulle fonti di provenienza dei depositi. Il sistema mira a verificare la coerenza tra le somme depositate e il profilo reddituale e patrimoniale del titolare, con l’obiettivo di prevenire frodi e irregolarità. Nel caso di anomalie, l’Agenzia delle Entrate potrà avviare accertamenti mirati, anche in collaborazione con altre autorità competenti.

Le verifiche riguardano non solo i depositi ma anche i prelievi, soprattutto se effettuati in modo frequente o per importi superiori a 1.000 euro, parametro che da tempo viene considerato un campanello d’allarme nelle attività di controllo.

Per i titolari di libretti postali, questa stretta sui controlli implica maggiore attenzione nella gestione e nella documentazione dei movimenti finanziari. È consigliabile conservare ricevute, estratti conto e ogni documento che possa giustificare la provenienza e la destinazione dei fondi per evitare contestazioni.

Poste Italiane, guidata dal Presidente Silvia Maria Rovere e dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, ha integrato i propri sistemi informativi per facilitare lo scambio di dati con l’Agenzia delle Entrate, garantendo così un flusso tempestivo e sicuro delle informazioni necessarie a supportare le verifiche fiscali.

L’azienda, che nel primo semestre 2025 ha registrato ricavi per 12,6 miliardi di euro e un utile netto di 2,01 miliardi, rappresenta la più grande piattaforma integrata di servizi in Italia, con una rete di oltre 12.700 uffici postali e 121.000 dipendenti. La sua capillarità e il rapporto di fiducia consolidato con milioni di clienti la rendono un attore chiave nella lotta all’evasione e nell’incremento della trasparenza finanziaria.

Il rafforzamento dei controlli sui libretti postali si inserisce in un quadro legislativo che negli ultimi anni ha visto una progressiva intensificazione degli strumenti di monitoraggio fiscale. Oltre al cosiddetto “risparmiometro”, che analizza i depositi e le spese dei contribuenti, l’Agenzia delle Entrate utilizza un sistema digitale avanzato per individuare anomalie anche nei flussi finanziari tradizionalmente considerati meno tracciati.

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