In Italia c’è un borgo segreto che in autunno diventa un sogno: sembra uscito da una fiaba (e nessuno lo conosce davvero)
Nel cuore dell’Umbria, si nasconde un borgo che in autunno si trasforma in un vero e proprio scenario fiabesco.

Todi è celebre per essere definita una delle città più vivibili al mondo, un titolo guadagnato grazie al suo perfetto equilibrio tra patrimonio artistico, paesaggi naturali e un’atmosfera che invita a rallentare i ritmi della quotidianità. La città, con i suoi circa 15.500 abitanti, è un centro ricco di storia che affonda le radici già nell’antichità, fondata dagli Umbri tra l’VIII e il VII secolo a.C. col nome di Tutere, “Città di confine”. Nel corso dei secoli ha subito molteplici influenze, dagli Etruschi ai Romani, fino a diventare nel Medioevo un importante comune autonomo.
Il centro storico di Todi è dominato dalla Piazza del Popolo, una delle piazze medievali più affascinanti d’Italia, cuore pulsante della vita cittadina e cornice di edifici storici di rilievo come il Palazzo del Popolo, il Palazzo del Capitano e il Palazzo dei Priori. Queste imponenti strutture raccontano la potenza e l’autonomia di Todi nel Medioevo, una storia che si respira passeggiando tra i vicoli e le antiche mura ancora perfettamente conservate.
Il Duomo dell’Annunziata, con la sua imponente scalinata e gli affreschi di Ferraù da Faenza, è un altro punto di interesse che offre ai visitatori non solo un’immersione nell’arte romanico-gotica ma anche una vista panoramica sulla valle del Tevere che, in autunno, si accende di colori caldi e intensi. La tranquillità autunnale permette di godere appieno della magia del luogo, lontani dalla folla estiva.
La spiritualità e i panorami di San Fortunato: un legame con Jacopone da Todi
Uno dei simboli più importanti di Todi è senza dubbio la Chiesa di San Fortunato, luogo di grande valore storico e spirituale, legato alla figura del beato Jacopone da Todi. Jacopone, nato tra il 1230 e il 1236 da una nobile famiglia tuderte, è stato un religioso e poeta di grande rilievo nel panorama della letteratura medievale italiana. La sua vita, segnata da una profonda conversione spirituale dopo una tragedia familiare, si riflette nelle sue laude, componimenti caratterizzati da una religiosità intensa e da un realismo crudo, che ancora oggi incantano per la loro forza espressiva.
Jacopone fu anche protagonista di vicende religiose e politiche complesse, come la sua opposizione a papa Bonifacio VIII, che lo portò a essere scomunicato e imprigionato a Todi. La sua tomba si trova proprio nella chiesa di San Fortunato, che offre ai visitatori non solo un luogo di raccoglimento ma anche una terrazza panoramica da cui si ammirano le dolci colline umbre e i Monti Martani, che in autunno si tingono di gialli, rossi e dorati, regalando uno spettacolo naturale di rara bellezza.

Oltre al patrimonio artistico e paesaggistico, Todi è un centro di eccellenza anche per la gastronomia umbra. L’autunno è la stagione ideale per assaporare i prodotti tipici del territorio: tartufi, funghi, zuppe di legumi e piatti a base di cacciagione dominano le tavole locali. A questi sapori si aggiunge l’olio extravergine d’oliva nuovo, uno dei più rinomati della regione, che accompagna ogni portata con il suo profumo e la sua qualità.
Le cantine della zona aprono le loro porte per degustazioni di vini, in particolare di Grechetto e di altre varietà umbre, offrendo esperienze che combinano sapori autentici e convivialità. Queste visite rappresentano un’occasione per scoprire il legame profondo tra la cultura enogastronomica e la storia di un territorio che ha saputo preservare le proprie tradizioni pur proiettandosi verso il futuro.