Smalti e gel per le unghie, arriva la svolta: questi marchi sono sicuri al 100%

Una significativa rivoluzione nel settore della manicure in gel è entrata in vigore con il divieto imposto dall’Unione Europea sull’uso di una sostanza chimica.
Dal 1° settembre 2025, l’UE ha ufficialmente vietato l’uso del TPO (ossido di trimetilbenzoil difenilfosfina), un ingrediente fondamentale per la realizzazione degli smalti in gel. Questa sostanza, nota per la sua capacità di indurire rapidamente il prodotto grazie alla reazione con la luce UV, è stata riclassificata come sostanza CMR di categoria 1B, ovvero potenzialmente cancerogena e dannosa per la riproduzione.
La decisione è scaturita da una serie di studi, soprattutto su modelli animali, che hanno evidenziato rischi legati alla fertilità e alla salute riproduttiva. Sebbene la ricerca sugli effetti diretti sugli esseri umani sia ancora limitata, l’Unione Europea ha adottato un principio cautelativo molto rigoroso: meglio prevenire eventuali danni, soprattutto quando si tratta di cosmetici utilizzati quotidianamente da milioni di persone.
Il divieto UE sull’ossido di trimetilbenzoil difenilfosfina (TPO)
Questo provvedimento comporta il divieto assoluto di commercializzazione e utilizzo di prodotti cosmetici contenenti TPO, con un impatto immediato su tutti i centri estetici e i saloni di bellezza che fino a ieri hanno fatto ampio uso di questi smalti in gel.

La manicure in gel è apprezzata per la sua durata e la finitura brillante che resiste a settimane di attività quotidiana, dal lavoro all’allenamento fisico. La differenza principale rispetto allo smalto tradizionale, come sottolineato dalla Cleveland Clinic, risiede nel metodo di asciugatura: mentre lo smalto normale si asciuga all’aria, lo smalto in gel si fissa rapidamente sotto una lampada UV o LED specializzata, impiegando appena 60-90 secondi.
Questa tecnologia permette di ottenere un risultato simile al vetro, con una resistenza superiore e un aspetto più curato. Tuttavia, l’utilizzo delle lampade UV comporta un’esposizione ai raggi ultravioletti, notoriamente implicati in rischi quali cancro cutaneo e invecchiamento precoce della pelle. Studi scientifici indicano che la correlazione diretta tra queste lampade e il cancro sia debole o inconcludente, ma resta comunque un elemento di attenzione per gli utenti.
Il TPO, in particolare, è il componente che, reagendo alla luce UV, permette lo sviluppo rapido e uniforme del gel. Il divieto europeo rappresenta quindi una sfida importante per l’industria cosmetica e per i professionisti del settore, che devono ora orientarsi verso alternative più sicure.
Il comunicato ufficiale dell’Unione Europea specifica che i saloni di bellezza devono cessare immediatamente l’uso di prodotti contenenti TPO, anche se in possesso di scorte acquistate prima della scadenza del termine. Questa misura ha generato incertezza tra gli operatori, che si trovano a dover rinnovare la propria offerta in tempi brevi per non perdere clientela.
Tra i marchi e le linee di smalti considerati sicuri al 100% e privi di TPO, la ricerca si sta orientando verso formule innovative che utilizzano fotoiniziatori alternativi e ingredienti meno pericolosi, garantendo al contempo la durata e la brillantezza tipiche del gel. Questi nuovi prodotti sono destinati a diventare il nuovo standard di riferimento per la manicure professionale in Europa.
Inoltre, le autorità di regolamentazione stanno intensificando i controlli per assicurare il rispetto delle normative e la tutela della salute pubblica, incentivando anche campagne informative rivolte ai consumatori per sensibilizzarli sui rischi legati a certi ingredienti cosmetici.