L’estate in Puglia non è una stagione, è uno stato mentale. Quando il termometro raggiunge temperature che nemmeno sul Sahara, non resta che una cosa da fare: arrendersi con stile. Se anche tu sei vittima del famigerato “caldo africano”, ecco una lista di consigli scientificamente testati (dalla nonna e dal cugino emigrato a Zurigo) per sopravvivere senza perdere la dignità.
1. Melanzane sì, ma solo col fresco
Friggere le melanzane alle due del pomeriggio equivale a un atto di eroismo estremo. Risultato? Cucina trasformata in una sauna turca e tu in una cotoletta sudata. Aspetta il tramonto, o meglio ancora… compra già tutto fritto.
2. Tapparelle giù, onore salvo
Se lasci entrare il sole, è finita. La casa si trasforma in un forno a legna e tu in una focaccia di Altamura. Le tapparelle vanno giù prima delle 9 del mattino, e da lì non si rialzano fino alle 20. Ordine del Ministero del Buonsenso Salentino.
3. Niente ferro da stiro sotto il sole
Stirare di giorno è vietato. La legge del caldo estivo lo impone. Se la sedia di plastica “sputterra” (trad. fa rumore o cigola), pazienza. Nessuno è mai morto per una camicia spiegazzata.
4. Il bagno? Dopo 48 ore dal pranzo della nonna
Dopo un pranzo sotto l’ombrellone a base di parmigiana, focacce e peperoni ripieni, non azzardarti ad entrare in mare. La digestione è sacra, e devi aspettare almeno due giorni. Non discutere, è la tradizione.
5. L’acqua ghiacciata è un’arma letale
Bevi freddo sì, ma non glaciale. Altrimenti “si custipa lo stomaco e poi morite”. Avviso medico firmato dal Consorzio Nonne Unite del Salento. Se proprio vuoi rischiare, che sia almeno per una Peroni gelata.
6. Lavati. Sempre. Ovunque.
Il caldo non perdona. Quindi lavati sopra e sotto. Con decisione. Ogni ora è buona per una doccia rinfrescante, anche col tubo del giardino.
7. No fornelli, sì friselle
Mettersi ai fornelli a controra (cioè tra le 13 e le 17) è un suicidio. L’unica soluzione? Sponzarsi due friselle, meglio se con pomodoro, olio buono e origano. Piatto freddo, stomaco felice.
8. Sedie fuori e “chiacchiere di cortile”
Quando il sole cala, le sedie si mettono fuori. È l’ora sacra dei commenti sui vicini, dei “ma l’hai visto com’è ingrassato?” e del “quando si sposano quei due?”. Fa parte del folklore.
9. Birra come medicina (con riserva)
Birra tanta, e se proprio manca… va bene anche l’acqua. Ma la birra prima. Per motivi scientifici (e sociali).
10. Situazioni estreme? Ci pensa il melone
Se proprio tutto fallisce e stai per collassare, segui la procedura di emergenza: mangia un melone in mutande, seduto per terra, con la porta del frigo aperta. Sì, hai letto bene.