PROGRAMMI TV STASERA
Home » Puglia » Puglia News » Pomodoro artigianale in Puglia quello più buono, la classifica con le prime 8 posizioni

Pomodoro artigianale in Puglia quello più buono, la classifica con le prime 8 posizioni

Un viaggio tra gusto e tradizione

Il pomodoro pelato non è solo un ingrediente: è l’essenza della cucina italiana, un passepartout di sapore che va dalla pasta fatta in casa all’insalata estiva. E se dietro ci sono mani sapienti e una filiera corta, il piacere di cucinare si moltiplica. Così, il Gambero Rosso ha deciso di premiare le conserve più autentiche, eleggendo gli 8 migliori pomodori interi senza buccia artigianali d’Italia. Dal Salento alla Campania, un blind test ha decretato il podio. Scopriamo insieme quali sono, ma senza spoiler: lascia che il gusto ti sorprenda pagina dopo pagina!

Ottavo posto – Masseria Dauna (Lucera, Puglia)

Piccoli, aranciati e coltivati da uno staff tutto al femminile, i pomodori vengono lavorati entro 12 ore dalla raccolta e confezionati a mano, senza aggiunta di acqua o sale. Il profumo è fresco e il sapore deciso; in cottura, l’aroma si attenua, perfetto per zuppe e ragù ben strutturati.

Settimo posto – Agricola Paglione (Lucera, Puglia)

Pelati biologici, lavorati a mano e con un tocco di foglia di basilico che dona un aroma mentolato. Il gusto è schietto, con una leggera punta amara e un’acidità netta: eccellente in preparazioni lente e saporite.

Sesto posto – Gentile – “Fabbricanti di maccheroni” dal 1876 (Gragnano, Campania)

Tradizione centenaria anche nelle conserve: il San Marzano DOP è carnoso, di un rosso intenso, confezionato senza acqua aggiunta. Il sapore è pulito, vegetale, con un perfetto equilibrio dolce‑acido.

Quinto posto – Casa Marrazzo (Pagani, Salerno)

Storica azienda che propone il San Marzano DOP in vaso di vetro, con succo e basilico fresco. Il pomodoro è dolce, vibrante, dotato di una chiusura acidula equilibrata: ideale per ragù e cotture prolungate.

Quarto posto – Pomilia (Nocera Superiore, Salerno)

Pelati apprezzati da chef e pizzaioli: forma allungata, colore rosso brillante, profumo tipico e persistenza aromatica. Texture soda ma scioglievole: perfetti per pizza e sughi classici.

Terzo posto – Solania (San Valentino Torio, Salerno)

Specialisti del San Marzano DOP, gestendo l’intera filiera. Colore intenso, consistenza soda, profumo naturale e gusto equilibrato tra dolce e acidulo. Un pelato dalla sapidità raffinata.

Secondo posto – Agrigenus (Acerra, Campania)

San Marzano dell’Agro Sarnese‑Nocerino DOP coltivato con rispetto per la natura, raccolto e lavorato in tempi stretti. Il pelato è intenso aromaticamente, con acidità, dolcezza e sapidità minerale bilanciate. Talvolta la polpa risulta un po’ morbida, ma resta un prodotto potente in cottura.

Primo posto – I Contadini (Ugento, Salento, Puglia)

Bronzo d’Italia per il re dei pelati. Pomodori lunghi da filiera corta, coltivati a Ugento, pelati e invasettati a mano in acqua di vegetazione con sale integrale e succo di limone. Il risultato? Un pelato da show‑stopper, con profumo fragrante, gusto dolce e fresco, consistenza croccante ma scioglievole, finale pulito e aromaticamente evolutivo.

Campania e Puglia al centro della scena

Non sorprende che la Campania, patria del San Marzano DOP, e la Puglia, con il Salento protagonista, siano le regioni dominanti nella classifica. Ma l’anima pugliese spicca: 3 dei top 8 arrivano dalla regione, con la vetta cucita a Ugento (LE). La classifica del Gambero Rosso ha messo in luce come sia la filiera corta, sia la lavorazione artigianale, a fare la differenza in termini di profumo, consistenza e resa in cucina.

Suggerimenti per scegliere il pelato perfetto

Tipo di piattoConsiglioPerché
Bruschetta, preparazioni crudeI ContadiniProfumo fresco, gusto dolce, croccantezza equilibrata
Ragù, sughi lunghiAgricola Paglione, Casa MarrazzoStruttura solida, acidità marcata, leggerezza aromaticità
Pizza, sughi classiciSolania, PomiliaConsistenza soda, sapidità elegante

Un piccolo lusso quotidiano

Un pelato artigianale è un lusso accessibile: costa un po’ di più, ma offre differenza in cucina—profumo più intenso, gusto autentico, migliore resa. Scegliere consapevolmente significa sostenere l’agricoltura di nicchia, valorizzare i territori e portare in tavola un ingrediente fatto con cuore e cultura. Nella dispensa, il pelato artigianale diventa un autentico compagno di viaggio gastronomico.