IL PALIO DI SANT’ELIA, da Venerdì 23 a Domenica 25 Maggio 2025

A Brindisi, nel cuore del Sud Italia, si sta affermando una delle feste più singolari e innovative degli ultimi anni: Il Palio di Sant’Elia. Tutto è cominciato nel 2022 con una frase che ha il sapore della leggenda urbana: Un Santo che non c’era, ma adesso c’è”. E da quella scintilla è nata una celebrazione che unisce arte, cultura, gioco e rigenerazione urbana.

Nel popoloso quartiere di Sant’Elia, che conta oltre 22.000 abitanti, si è dato vita a un evento che intreccia immaginazione e identità collettiva, regalando nuova linfa a una comunità in trasformazione.

SANT’ELIA TRA REALTÀ E FANTASIA POP

Il quartiere prende il nome da Antonio Sant’Elia, architetto futurista del Novecento. Tuttavia, nella visione irriverente e creativa di chi l’ha reinterpretato, Sant’Elia è diventato un santo venuto dallo spazio, apparso all’improvviso sui muri della città sotto forma di icona pop coloratissima.

Questo immaginario, ironico e partecipativo, ha dato origine a una figura simbolica capace di rappresentare le speranze, i sogni e le sfide di un territorio che vuole riscattarsi, reinventarsi e guardare al futuro con fantasia.

IL PALIO UNA FESTA CORALE

Il Palio di Sant’Elia è molto più di una semplice festa di quartiere. È il risultato di un grande lavoro corale, coordinato dal collettivo Immaginabile e realizzato in sinergia con realtà pubbliche e associative: Comune di Brindisi, Arca Nord Salento, la cooperativa Legami di Comunità, Pazlab e Panini Comics.

Proprio quest’ultima ha dato vita a un’idea geniale: l’album di figurine “CeloCe-loManca. L’album dei desideri di Sant’Elia”, un oggetto che ha unito generazioni, trasformando ricordi e ambizioni in figurine da collezione. Un gesto semplice ma potentissimo nel rafforzare il senso di appartenenza comunitaria.

LA PARATA INAUGURALE E I GIOCHI POPOLARI

L’edizione 2025 ha preso simbolicamente il via sabato 17 maggio con una ciclo-passeggiata che ha attraversato le strade del quartiere, coinvolgendo bambini, famiglie e anziani. Un gesto collettivo di riappropriazione dello spazio urbano.

Ma il vero inizio del Palio è previsto per venerdì 23 maggio, quando alle 19:30 una festosa parata partirà da via Caravaggio, animando il quartiere con costumi, musica e colori. L’arrivo è previsto presso il parco Buscicchio, trasformato per l’occasione in un vero e proprio villaggio delle attività ludiche.

In programma ci sono giochi tradizionali, tornei sportivi e tanto spazio dedicato al divertimento intergenerazionale. Un modo per riscoprire il piacere dello stare insieme e giocare come una volta, in mezzo alla propria gente.

DOMENICA DI CHIUSURA: MUSICA, PREMIAZIONI E CENA DI COMUNITÀ

La chiusura del Palio, prevista per domenica 25 maggio, sarà un tripudio di emozione e condivisione. Si comincia con le attese premiazioni, che celebrano la partecipazione e l’entusiasmo dei cittadini.

Poi spazio alla cena di comunità, simbolo di convivialità e inclusione, dove i partecipanti porteranno in tavola piatti tipici, storie personali e un senso profondo di identità collettiva.

A seguire, una serata ricca di musica dal vivo, spettacoli e animazione, con performance artistiche che raccontano il quartiere attraverso linguaggi visivi e sonori contemporanei. Il tutto all’insegna della libera espressione e dell’energia sociale.

SANT’ELIA COME MODELLO DI RIGENERAZIONE

Il Palio di Sant’Elia rappresenta oggi un esempio virtuoso di come un quartiere possa diventare protagonista del proprio racconto. Grazie alla creatività, all’arte partecipata e alla forza della comunità, Sant’Elia si è trasformato in laboratorio di rigenerazione urbana, capace di abbattere stereotipi e riaccendere il senso di orgoglio territoriale.

La figura del “Santo che non c’eradiventa così simbolo di una fede laica, costruita sull’amore per il proprio spazio di vita e sulla possibilità di immaginare alternative.

UNA FESTA DA VIVERE, RACCONTARE, RICORDARE

Con la sua carica simbolica, la sua originalità e la sua energia collettiva, Il Palio di Sant’Elia è ormai diventato un appuntamento atteso non solo dagli abitanti del quartiere, ma da tutta la città di Brindisi.

Una festa che supera il folklore, che fa della partecipazione il suo cuore pulsante e che invita tutti a riscrivere la storia del proprio territorio, anche partendo da un’idea stravagante: quella di un santo pop disceso dallo spazio per accendere una comunità.

Per chi cerca un esempio concreto di come la cultura possa essere motore di cambiamento reale, Sant’Elia oggi è una risposta. Viva, ironica, poetica. E soprattutto collettiva.

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