Men in Black International Film (2019)


Men in Black: International è il quarto capitolo della celebre saga sci-fi iniziata negli anni ’90, che racconta le avventure degli agenti segreti incaricati di proteggere la Terra dalle minacce extraterrestri. Uscito nel 2019, il film è una produzione statunitense diretta da F. Gary Gray e si propone come uno spin-off dell’originale trilogia, introducendo nuovi personaggi, nuovi luoghi e una narrazione più internazionale.

la trama

In Men in Black: International, il centro delle operazioni si sposta dall’iconico quartier generale americano a quello europeo. La protagonista è l’agente M, una giovane donna brillante e determinata che riesce a entrare nell’organizzazione dopo una vita passata a cercarla. Viene assegnata a Londra, dove farà coppia con l’agente H, un carismatico ma poco disciplinato veterano.

La loro missione li porterà a sventare una minaccia intergalattica che coinvolge un infiltrato all’interno dell’agenzia stessa. Il duo viaggerà in tutto il mondo – da Parigi a Marrakech, passando per deserti e club alieni – alla ricerca di una potente arma in grado di distruggere interi pianeti.

Tra inseguimenti spettacolari, trasformazioni aliene e battute taglienti, la coppia scoprirà che non tutto è come sembra… e che il vero nemico potrebbe essere molto più vicino del previsto.

il cast

Il film vanta un cast stellare guidato da due attori che hanno già dimostrato grande chimica sullo schermo:

  • Chris Hemsworth interpreta l’agente H, spavaldo, affascinante e poco incline alle regole.

  • Tessa Thompson è l’agente M, ambiziosa, brillante e perfettamente a suo agio tra alieni e tecnologia avanzata.

  • Liam Neeson interpreta il direttore dell’agenzia londinese, High T, mentore di H.

  • Emma Thompson torna nel ruolo della direttrice O, già vista nel terzo film della saga.

La coppia Hemsworth–Thompson, già vista in Thor: Ragnarok, funziona bene anche in chiave comica e fantascientifica, offrendo una dinamica fresca e divertente.

azione e umorismo con respiro globale

La regia di F. Gary Gray, noto per film d’azione come Fast & Furious 8, punta su un mix di dinamismo visivo, ambientazioni esotiche e comicità leggera. L’azione si sviluppa su scala internazionale, abbandonando l’approccio più americano dei primi tre film per abbracciare un tono più globale e moderno.

Gli effetti speciali, come da tradizione della saga, sono spettacolari ma mai invadenti, al servizio di una narrazione che mantiene un buon ritmo dall’inizio alla fine. Le scene d’azione si alternano a momenti comici ben calibrati, soprattutto grazie alla presenza del personaggio di Pawny, un piccolo alieno cavaliere doppiato con ironia.

Connessioni con la saga originale

Men in Black: International è uno spin-off e non un sequel diretto. Non ci sono i leggendari agenti J e K interpretati da Will Smith e Tommy Lee Jones, ma l’universo narrativo è lo stesso: stesso stile, stesso tono, stesso immaginario.

Il film rende omaggio alla trilogia originale in vari modi:

  • la presenza della direttrice O

  • riferimenti visivi e oggetti iconici (come i neuralizzatori)

  • l’umorismo surreale e la convivenza tra alieni e terrestri sotto copertura

La scelta di raccontare nuove storie con nuovi personaggi consente alla saga di espandere il proprio universo, aprendo la strada a possibili seguiti o crossover.

Fiducia, collaborazione e diversità

Sotto la superficie del divertimento, Men in Black: International affronta temi legati alla fiducia, alla collaborazione tra mondi diversi e al concetto di identità. La protagonista M, outsider decisa a farsi valere, rappresenta un modello positivo di determinazione e rispetto delle regole, in contrasto con il comportamento più spensierato dell’agente H.

Il messaggio centrale è che la vera forza risiede nella cooperazione, anche tra persone (e creature) molto diverse, e che il nemico più pericoloso è spesso nascosto dentro il sistema stesso.

curiosità e retroscena sul film

  • Il film è stato girato in location reali in Londra, Marocco, New York e Italia, per rafforzare l’aspetto internazionale della narrazione.

  • Kumail Nanjiani presta la voce all’alieno Pawny, personaggio che ha conquistato il pubblico per ironia e simpatia.

  • Il film fa parte del tentativo della casa di produzione di rilanciare grandi franchise anni ‘90 con un taglio moderno e inclusivo.