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Michela Coppa da letterina a food blogger

3 ' di lettura

Intervista esclusiva alla “ragazza” di Parma, oggi influencer

Valentina Brioccia

Una parmigiana dal sasso, figlia di sette generazioni, così si definisce Michela Coppa. Almeno una volta nella vita sarà capitato a tutti di vederla in tv – Miss Italia, Passaparola, la Corrida, Ricette all’italiana – o leggere un articolo dedicato a lei. 

È il 1983 quando vede per la prima volta i colori di Parma, giallo e blu, quelli della sua città natale, e sarà da qui che, anno dopo anno, inizierà a costruire prospettive future per la sua vita. La realizzazione di sé e la voglia di crescita professionale la porteranno ben presto a lasciare la sua piccola città per realtà più caotiche e affollate.

Per lei non è stato un peso trasferirsi, cambiare, modificare e ricambiare «ho fatto un salto da Parma a Milano, dove ho iniziato tutto tra cui Passaparola, ma il salto vero è stato da Milano a Roma dove ho vissuto sette anni e mezzo e il definitivo ritorno nella città lombarda dopo quattro anni; non la cambierei per nessun’altra città», questo ricorda, non con malinconia, ma con un tono di voce gioioso e soddisfatto perché «queste città overview mi hanno forgiata sotto tutti i punti di vista».

A Milano ha ritrovato parte della sua adolescenza e alla domanda «cosa hai rinvenuto nella metropoli italiana che ti ha riportata indietro nel tempo?» risponde, con occhi sicuramente sognanti, «qui vado in giro in bicicletta e ciò mi ricorda i momenti passati a Parma, facendomi tornare un po’ bambina; è stato come un ritorno alla pianura padana».

Un amore genuino quello di Michela verso la sua Parma, i posti del cuore non si dimenticano e così incalza «il Duomo e il Battistero sono i miei luoghi preferiti dove ho passato parte della mia gioventù, avevo tre amici e facevamo una sorta di confessionale lì». Un flusso di parole poetiche e canzonate quasi inarrestabili «mi sento molto legata a quei colori, quei profumi e quell’atmosfera».

Valori, attaccamento e virtù che la sua famiglia le ha tramandato sono stati per lei un forte valore aggiunto, un bagaglio in più non solo verso la sua carriera, ma nei confronti della vita stessa.

«Il primo amore non si scorda mai» è ciò che sua nonna – parla al passato – le ha tramandato con piccoli gesti e tradizioni, soprattutto quelle culinarie, dice: «è iniziato grazie a lei il mio rapporto con il cibo, ricordo le sue lezioni di cucina, dalle castagne bollite o un piatto a base di bucce di cipolle, pane e parmigiano, perché diciamocelo il parmigiano salva tutto!». 

Sono state le piccole cose la coccola più grande che Michela ha conservato, il dono più prezioso non è essere considera una celebrità, ma una persona qualsiasi che aldilà dell’enorme visibilità ricevuta è riuscita a farsi apprezzare per la sua semplicità e per il suo essere.

Nel momento in cui si rende conto che la tv pian piano si stava spegnendo o spostava l’attenzione sui canali trash perché, come lei tiene a sottolineare, «mi definisco una paladina della tv di famiglia, che fa bene, che ti fa venire il sorriso» è ricorsa alla sua tenacia e autodeterminazione e a 35 anni si è rimessa in gioco, senza timore ha affrontato nuove sfide e ha messo in discussione sé stessa e tutto ciò che aveva fatto in precedenza. 

Ma forse Michela Coppa voleva continuare con la tv e il web è stata solo una scelta di ripiego? Lecito pensarlo e darsi le risposte che più si ritengono opportune, anche se dalle parole della stessa sembra che con i social media stia pian piano realizzando le sue ambizioni.

«Forse è il momento di fermarmi e puntare sul web, sentivo di volere qualcosa di più, di creare qualcosa di mio gestito da me; ho lavorato 7-8 mesi per capire come poteva essere impostato un approccio con un’alta credibilità».

michela coppa

Sarà proprio del cibo e del benessere che farà il suo lavoro sul suo canale Instagram: «quello che più facevo nella mia vita era dare consigli su alimentazione e benessere, cose che testavo su di me, non sono una dottoressa, ma sono esperta perché è la mia passione, leggo tanto, mi documento e studio; mi sono detta perché non ampliare questo, è stato difficile, sono passati due anni, però con i sacrifici ho fatto tanto».

Donna dinamica e sempre in cerca di nuove ispirazioni non riduce il suo impiego ai soli canali social «ho firmato per un libro di ricette, conduco un programma radiofonico su Radio Latte e Miele e presto diventerò insegnante di yoga».

Non si rimprovera niente di tutto ciò che è riuscita a conquistare nella sua vita, solo una cosa le crea un po’ di sconforto «vorrei essere considerata un po’ di più dalla mia città, desidererei un amore reciproco, essere amata dalla mia terra come io amo lei» pronuncia questo abbassando il tono della voce.

Fa dedurre che non parla così per ottenere visibilità – sui social ha 209 mila follower – o un guadagno in più, come è abituata a fare normalmente vorrebbe solo aiutare gli altri a migliorarsi e quindi all’ interrogativo «cosa ti piacerebbe fare per la tua Parma?» risponde «ora che mi interesso di food mi piacerebbe collaborare con le aziende che si occupano della stessa cosa a Parma, ho voglia di diventare un punto di riferimento anche per i parmigiani che non abitano più lì».

Non può che essere contenta del traguardo che la città parmigiana ha raggiunto come capitale della cultura europea 2020, è molto orgogliosa e fiera delle sue origini – quasi lo grida – e si sente come «una figlia orgogliosa della mamma dei successi finalmente arrivati».

Alla fine, come volevasi dimostrare, è proprio alla sua amata città che rivolge le ultime parole alla fine dell’intervista: «ti voglio bene Parma, ti porto sempre nel mio cuore, sei una città piena di vita e che affronta tutto a testa alta, ti meriti il meglio».

Non è facile spostarsi, rimanere aggrappata alle proprie radici, tanti tramonti diversi hanno visto gli occhi di Michela, forse i più belli a Milano, ma ce ne sarà sempre uno che non dimenticherà mai, quello che guardava, con sguardo sognante, dai gradini del Duomo di Parma.

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